Identitarie, intramontabili, hanno attraversato i decenni: le sedie di design sono il risultato di talenti e avanguardie di designer famosi. Tra prodezza tecnica, forme e colori audaci, scopriamo 5 tra le sedute senza tempo.

1/5 | La Lounge Chair, Charles e Ray Eames

Leggera, elegante, moderna e confortevole, la Lounge Chair rappresenta un monumento del design. Con il design di questa sedia nel 1956, Charles e Ray Eames stabiliscono nuovi standard delle enormi poltrone da club inglese dell’epoca. Edita da Vitra, la Lounge Chair è diventata una delle creazioni più famose di Charles e Ray Eames e ha raggiunto lo status di classico nella storia dell’arredo moderno.

© Eames

2/5 | La sedia Egg Chair, Arne Jacobsen

Elemento iconico del design scandinavo, la sedia Egg Chair è stata progettata dal famoso Arne Jacobsen nel 1958. Questa sedia e il suo poggiapiedi sono stati originariamente sviluppati per arredare SAS Royal Hotel, il primo grattacielo di Copenhagen. Questa esperienza è stata un’opportunità per Arne Jacobsen per mettere in pratica le sue teorie del design integrate nell’architettura. Così, il progettista ha pensato la sedia Egg Chair in un’ottica organica, in contrasto con l’edificio stesso le cui linee erano esclusivamente orizzontali e verticali. È stato un successo immediato. Innovativa e senza tempo, la sedia Egg Chair si distingue per le sue curve accoglienti e lo schienale alto che restituisce l’idea di un vero e proprio bozzolo. Oggi curato da Fritz Hansen, la sedia Egg Chair non ha finito di attraversare il tempo.

© Fritz Hansen

3/5 | La poltrona “LC3”, Le Corbusier

Architetto noto e riconosciuto, Le Corbusier è uno dei pilastri del modernismo. Attraverso le sue molte creazioni, ha costantemente dimostrato un sistema razionalista ed efficiente, sempre composto da forme semplici. È nel 1928 che nasce la gamma “Small and Big Comfort”, tra cui le sedute e divani LC1, LC2 e LC3. La poltrona LC3 è composta da confortevoli cuscini imbottiti in poliuretano, circondati da una cornice in acciaio cromato lucido. Attraverso le sue sedie, Le Corbusier è diventato il creatore che ha osato combinare acciaio con tessuto e pelle. Una scommessa rischiosa, ma di successo. Infatti, con la loro semplicità e comodità, le sedute firmate Le Corbusier rimangono dei pezzi iconici del design.

© Le Corbusier

4/5 | La poltrona Diamond, Harry Bertoia

“Se guarderai con attenzione queste sedie, ti accorgerai che esse sono fatte soprattutto d’aria, proprio come sculture, lo spazio le attraversa”. Le parole di Harry Bertoia, restituiscono perfettamente l’idea della sua  Diamond Chair, una scultura fatta di aria e acciaio.

E’ il 1951 quando il friulano Arieto (suo nome d’origine) decide di plasmare un materiale robusto come l’acciaio puntando su un design leggero, quasi aereo. Ed ecco un puro filo metallico strutturale generare una maglia a rete,che ricorda la forma di un diamante, ed esili gambe a stelo. Una sperimentazione tra forma e materiale che ha rivoluzionato, in un istante, il concetto del design dell’epoca.

© Knoll

5/5 | La sedia Bibendum, Eileen Gray

Il nome della poltrona richiama quello di “Bibendum, il copertone vivente”, la mascotte create nel 1898 dall’artista pubblicitario O’Galop per la Michelin, l’azienda produttrice di pneumatici. E in effetti, la poltrona ricorda, con la sua forma arrotondata, l’allegro gigante. Ideata da Eileen Gray, uno dei designer più influenti del suo tempo, Bibendum è stata originariamente progettata per arredare la villa E 1027, nel 1929. Grande, questa sedia, combina linee generose ad uno spirito risolutamente d’avanguardia. Rivestita in pelle, con una caratteristica imbottitura tubolare, montata su una base realizzata in tubo d’acciaio cromato, la Bibendum rappresentava un approccio ricco e lussuoso ai traguardi estetici modernisti, oggi prodotta da ClassiCon.

 

© ClassiCon

Firmate Harry Bertoia, Charles e Ray Eames o Arne, queste sedie hanno segnato la storia del design globale e continuano indubbiamente a farci sognare.

image from pinterest

3 Dicembre 2018

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